24 maggio, 2007

Milan campione d'Europa 2006 - 2007


ATENE, 23 maggio 2007 - Pippo Inzaghi trascina il Milan nella leggenda. Basta una deviazione quasi involontaria dello sciacallo dell'area di rigore alla fine del primo tempo e una rete macinata sul filo del fuorigioco nella ripresa per cambiarti la
vita. Kuyt allo scadere regala una speranza, ma il Liverpool è battuto 2-1 alla fine di una partita scorbutica e brutta, ma poco importa. Inutile disquisire sulla qualità del gioco; dei blackout di Kakà e Seedorf: il Milan conquista la sua settima coppa dei Campioni e diventa il club più vincente al mondo.

LE SCELTE - Di dubbi non ne ha mai avuti. Filippo Inzaghi è la prima scelta in attacco di Carlo Ancelotti. La punta, supportata da Kakà e Seedorf, è il puntale dell'albero rossonero. La scelta del terminale offensivo è stato l'unica incertezza della vigilia. Così come Zenden ha tenuto sulle spine Rafa Benitez. Dopo calcoli notturni, il tecnico spagnolo opta per il 4-4-1-1, con la soluzione Gerrard a sopporto di Kuyt e proprio Zenden alla sinistra del centrocampo.

ROSSO LIVERPOOL - Partenza timida quella dei rossoneri. Più incisiva quella del Liverpool. E' un gioco molto frammentato, dove il Milan accentua un timore riverenziale incomprensibile, dettato probabilmente dalla paura. Non a caso la prima vera occasione è dei britannici al 10', con un diagonale di Pennant che scalda le mani a Dida. Segnale evidente che i Reds ci sono. Non è solo una questione cromatica. Il Liverpool gioca con la difesa alta e copre bene tutti gli spazi impedendo al Milan di mantenere il possesso del pallone. Di rossonero una verticalizzazione di Pirlo che Inzaghi non aggancia al limite e un tiro angolato di Kakà, facile preda di Reina. Milan a piccoli sorsi. Liverpool che in contropiede sa disorientare l'avversario.

PIPPO E IL SENSO DEL GOL - Chi ha in mente la gara di ritorno con il Manchester soffre già di nostalgia. Al 27' Xabi Alonso sfiora il palo dal limite, sfruttando un'apertura che taglia in due la difesa del Milan. Benitez ai punti è già in vantaggio su Ancelotti. Azzeccate alcune mosse: da fulmine-Pennant, che può usufruire dei larghi spazi concessigli da uno sperduto Jankulovski, a Mascherano che limita il furore di Kakà. Conviene però chiedersi che fine abbia fatto Seedorf, anonimo e impalpabile. In assenza dell'olandese sono classe e caparbietà di Pirlo a regalare attimi di buon calcio. Pochi segnali anche da parte di Gerrard, l'uomo più atteso del Liverpool. Detto questo, lo spettacolo è mediocre; blindato in un tatticismo esasperato, gestito con naturalezza dal Liverpool, sicuramente più ispirato del Milan. Ma il calcio è fatto di momenti: basta una punizione di Pirlo deviata casualmente in rete da Inzaghi con un braccio, ma sempre al posto giusto al momento giusto, a bucare Reina; un gol (il 41° in Champions del bomber) che apre nuovi scenari e una ripresa facile da immaginare.

BRIVIDO FINALE - Incursione in campo di un invasato a parte, il secondo tempo regala un Milan più tenace e operaio, che preferisce badare al sodo. Con il pressing più alto i rossoneri tengono a bada il Liverpool, che al 14' cambia Zenden (perché ha giocato?) con Kewell. Inglesi più offensivi, anche se costretti a subire le accelerazioni di Kakà su cui non vengono risparmiate le maniere forti. Ma occorre tenere alta la guardia e quando Gattuso al 18' fa cilecca, ci deve pensare Dida a salvare sul diagonale di Gerrard già con l'urlo in gola. Benitez gioca il tutto per tutto e toglie Mascherano per Crouch; Ancelotti inserisce Kaladze per Jankulovski. E' gara rognosa; rognosa come il Liverpool, ma è evidente che su entrambi i fronti non c'è più benzina. Per Inzaghi invece no; la sua riserva garantisce ancora un guizzo. Quello che gli permette di evitare Reina in uscita e segnare il 2-0. Inzaghi esce per Gilardino, Finnan lascia ad Aberloa e al 44' è Kuyt a infilare di testa. Finale drammatico, ma i 3' di recupero vengono gestiti con tranquillità dai rossoneri che con il possesso di palla centrano il trionfo. Istanbul è cancellata.

Ora un po' di immagini della serata rossonera.

Berlusconi saluta il pubblico rossonero prima della partita insieme a Ronaldo


La diagnosi del dottore


Reina non può nulla sulla deviazione di Inzaghi


Inzaghi-Pirlo, sul vantaggio del Milan c'è la loro firma


Pippo Inzaghi vola verso i suoi tifosi dopo aver segnato l'1-0


Inzaghi dribbla Reina e fa 2-0


Inzaghi indiavolato


Il Milan è campione d'Europa, tutti festeggiano, Kaka si inginocchia per pregare


Io appartengo a Gesù: la maglietta di Kakà vale più di mille spiegazioni


É il momento del trionfo


Kakà la guarda e ancora non ci crede


Foto di gruppo


Berlusconi con la Coppa viene portato in trionfo


Per concludere eccovi la promessa di Gattuso dopo la finale: "Mi farò biondo"

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

tutti noi .....belong to jesus

25 maggio, 2007 00:41  
Anonymous Anonimo said...

la finale è stata vinta grazie alla sciarpa di Zaffo, l'odore di naftalina ha stordito i reds :)))
sempre e dovunque forza zaffo
ciao Diego

25 maggio, 2007 00:43  
Anonymous Anonimo said...

Ciao kaka anke cristiano! buona partita del cuore, vi adoro tutti voi, il vostro allenatore ti fa proprio ke voi siete una bella squadra ke batte sempre!! Ciao Baby squadra kiss!! anonimo CHIARA JACUMIN:)

11 settembre, 2010 14:59  

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