24 marzo, 2007

Blog o spam? Questo è il problema

Qualche giorno fa lo scrittore Bruce Sterling ha previsto la fine dei blog nel giro di una decina d’anni. Adesso forse sappiamo anche la causa dell’estinzione. Questa volta non si tratterà di un asteroide impazzito, ma di una inondazione... di spam.

Le ultime ricerche propongono dati sempre più eloquenti. La blogosfera è ormai più inquinata del mare d’Alaska dopo il naufragio della Exxon Valdez. Milioni di “splog” (neologismo che indica il perverso incrocio tra spam e blog) stanno ricoprendone la superficie, soffocandola con una aggressività e una virulenza da record.

Un team di ricercatori di Microsoft e della University of California ha pubblicato uno studio con percentuali da capogiro. Il 77% degli indirizzi associati a Blogger (la popolare piattaforma di blog di proprietà di Google) si riferisce a blog fittizi, aperti artificialmente per promuovere siti o prodotti e drogare i risultati dei motori di ricerca.

Non va molto meglio per altri domini. La percentuale di spam con indirizzo netscape.com si aggira intorno al 74%, xoomer.alice.it è al 77%, home.aol.com al 95%. Nata per studiare il rapporto tra spam e annunci pubblicitari sul Web, la ricerca americana gira il coltello in una piaga sempre più estesa.

Chiunque curi un blog, anche poco conosciuto e visitato solo dagli amici, si sarà accorto della proliferazione di commenti nei quali si reclamizzano prodotti per guarire disfunzioni erettili, mutui a tassi agevolati, cartucce per stampanti o sexy-shop online.

Secondo i dati di Akismet, una società specializzata nello studio del problema, i messaggi di spam rappresentano ormai il 95% dei commenti totali. Sul sito della società viene tenuto il conto dei commenti-spam rintracciati nel Web: proprio in queste ore dovrebbero superare il miliardo, con un ritmo di oltre quattro milioni al giorno.

Come combattere il fenomeno? Tutti i principali servizi di blogging stanno sperimentando diverse soluzioni, che vanno dal blocco automatico di parole sospette all’utilizzo di meccanismi di spelling visivo (che obbligano l’utente che vuole scrivere un messaggio o un commento su un blog a inserire alcune lettere definite, in modo da limitare i post automatici e artificiali).

4 Comments:

Blogger dello said...

secondo me questo Bruce Sterling ha una visione un pò pessimistica della cosa. Per esempio prendi il servizio di mail. Lo spam via mail è una vera e propria piaga della rete. Lo spam dei blog è nulla a confronto! Nonstante ciò il servizio di mail funziona perfettamente e tutti gestori offrono filtri per lo spam sempre più potenti. Io penso che le politiche "anti-splog" accennate nella parte finale dell'articolo avranno la meglio in poco tempo.

Ormai i padroni delle rete siamo noi cittadini con i nostri contenuti, blog, foto, filmati e opinioni! e credo che difficilmente accetteremmo di farci togliere questa grossa libertà per qualche commento di spam!

24 marzo, 2007 18:21  
Anonymous Anonimo said...

Oh ki si vede...ciao Fa, come va?sempre a Bologna a studiare???
Cmq son daccordo con te...
i geni dell'informatica (tra i quali ci sei anche tu mi sa :P) troveranno di sicuramente la maniera di combattere gli spam nei blog!
certo che se spam su spam attaccassero il mio blog, troverei mille argomentazioni per dire al prof che questo blog per l'esame "non sà da fare" !!! :)
Skerzo!!!
Ciao ciao

24 marzo, 2007 20:41  
Blogger Diego Casalini said...

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

24 marzo, 2007 20:55  
Blogger Diego Casalini said...

Anche io penso che si troverà un rimedio!! pero i dati parlano chiaro!

24 marzo, 2007 20:56  

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